Reportage: Con Mosaicando alla ricerca del viaggio perduto

Il secondo giorno della Giostra dei Talenti 2019 è dedicato alla creatività. Ispirato all'anniversario belzoniano, il laboratorio di Mosaicando per le elementari. Risultato? Una partecipazione al di là di ogni immaginazione e una coloratissima produzione per piccoli esploratori del mondo
Autore: F. Curzolo

Alla ricerca del mosaico perduto

Domenica 20 ottobre. Appena il secondo giorno di apertura della Giostra dei Talenti e già siamo nel vivo della manifestazione!
Al pomeriggio la proposta degli organizzatori è stata quella del laboratorio “Alla ricerca del mosaico perduto. Creatività e ricordi di viaggio” progettato, presentato e diretto dalla bravissima ed inesauribile Chiara Cesaro di “Mosaicando”. 

Il pomeriggio è dedicato specialmente ai bambini della scuola primaria e dintorni e prevede per ragioni di spazio e organizzazione un massimo di quindici giovani aspiranti mosaicisti. In effetti i partecipanti sono stati venticinque ed avevano tutti l’età della scuola primaria, tranne una considerevole eccezione: nonna Jole, che dopo qualche esitazione non ha resistito a mettersi in gioco con gli altri giovanissimi “artisti”!

Piccoli oggetti d'ogni tipo, forma e colore stimolano la creatività

Fin dall'inizio la predisposizione dei materiali sulla tavolata, che si allungava mano a mano che sopraggiungevano partecipanti, metteva allegria: un tripudio di colori e forme diverse proprio ad indicare che il mosaico può essere costruito con qualsiasi oggetto. Perle, bottoni, capsule del caffè appiattite, conchiglie, piccole tessere che richiamavano quelle classiche da mosaico, cilindretti in legno, ma anche sagome, ancora in legno, di animali o fiori; e poi sassolini e sabbie di diversi colori. L’elenco potrebbe continuare all'infinito a ribadire che tutto può servirci per creare.

Dopo un primo momento in cui Chiara ha dato a tutti le istruzioni base da seguire, impegno e concentrazione hanno avuto la meglio:
ognuno ha scelto i materiali e colori preferiti per realizzare la propria idea, il proprio progetto; poi sono venuti i momenti dell'appoggio sulla tavoletta consegnata come base del lavoro e la possibilità di "pasticciare" con la colla. 

Siamo tutti esploratori di ricordi e sognatori di avventure

Piano piano hanno cominciato a prendere forma composizioni tutte diverse, ma tutte speciali: sulle tavolette si sono materializzati mari, boschi, giardini e ogni genere di paesaggio, ma anche animali o composizioni astratte che esprimevano forse il desiderio di usare tutto di ciò che c’era a disposizione. 
Alla fine erano incollate le parti del mosaico, le mani dei bimbi, i tavoli da lavoro ma soprattutto, “incollata” sul volto di organizzatori, partecipanti e osservatori, l’espressione soddisfatta per la riuscita di questo pomeriggio all'insegna di una serena, giocosa creatività.

Grazie Chiara per essere tornata anche per questa edizione (dopo l'esperienza con il mosaico mandala) e per chi volesse contattarti (via Facebook) sappiate che la nostra amica organizza bellissimi altri laboratori tutto l'anno, se glielo chiedete, e che con mano fatata crea bigiotteria sempre originale e spesso con materiali di recupero di cui vi parleremo più avanti.



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