Reportage: Lorenzo Zen in Alta Fedeltà. Il valore del suono nella società liquida

Siamo ancora capaci di attenzione? Perché sarebbe importante riscoprire l'ascolto di un disco in vinile, magari con un impianto ad Alta Fedeltà (HI-FI)? Con una cavalcata attraverso la storia dell'ascolto musicale, Lorenzo Zen, guru italiano dell'Hi-FI, alla Giostra dei Talenti 2018 ha provato a rispondere a queste e altre domande del nostro tempo

Autore: Paola Meggiorin - Alter Vigo


L'importanza dell'ascolto musicale. Di qualità

Una ventata di aria fresca. Tale è stato il passaggio a Vigodarzere di Lorenzo Zen, guru dell 'HI-Fi, titolare dell' Hi-Fi studio di Schio, attualmente considerato come il primo punto vendita dedicato all'Alta Fedeltà  aperto in Italia dal 1958.
Per coloro che hanno avuto la fortuna di ascoltarlo sul tema del "L'importanza dell'ascolto" a La Giostra dei Talenti 2018, il discorso verteva sull'ascolto in senso musicale come estensione nella realtà di tutti i giorni con la capacità di ascoltare di noi tutti, sul tempo che dedichiamo a questa attività e sulla società liquida che ci fagocita e che ci ha disabituati ad ascoltare e cogliere le sfumature dei suoni che ci circondano.

Sapere ascoltare. L'azione dell'ascolto è fortemente legata al concetto di attenzione. Non ci può essere ascolto senza attenzione. Un'altra condizione importante per un buon ascolto è il tempo; più tempo infatti noi dedichiamo all'ascolto di qualcosa o qualcuno, più il messaggio ci giunge distinto, profondo e dettagliato. 
Dal punto di vista dell'abitudine all'ascolto musicale questo elemento è fondamentale. 

Rituali dell'ascolto superati o da riscoprire?

Zen riavvolge il nastro della storia della fruizione musicale e ci introduce ai rituali scomparsi che predisponevano le persone all'ascolto. Ad esempio; chi tra noi ricorda di avere vissuto in famiglia il rito dell'ascolto di un disco in vinile? La scelta del disco prima di tutto. L'attenzione con cui si doveva maneggiare nel sistemarlo sul giradischi. La pulizia della sua superficie e della puntina. Il posizionamento del braccetto. La puntina che scende e dopo le prime percettibili scariche, quasi fosse stato il tocco delle ruote di un aereo in fase di atterraggio, ecco il suono che si diffonde chiaro e noi, seduti nelle vicinanze, in ascolto per un tempo prescelto e chiaramente dedicato a quel momento. Si trattava di un rituale vero e proprio. Conseguente e proporzionale a quel rito v'era la gratificazione data dal suono che percepivamo tramite i diffusori e l'impianto in dotazione. Alcuni di noi per l'appunto, hanno avuto la fortuna di avere in casa degli ottimi sistemi di
ad Alta Fedeltà e di potere godere dunque al massimo di quell'esperienza. Ma come Zen ci ha spiegato, la qualità di una impianto non passava necessariamente solo attraverso il valore di mercato dello stesso.


L'ascolto musicale tra esperienza sensoriale e conoscenza di sé

Per riconoscerne pregi e difetti, i parametri infatti erano in parte "misurabili" ma in parte no, in quanto nel secondo caso essi vengono dati dalle sensazioni ricercate in fase di ascolto da colui che ascolta e che può riscontrare fastidio anche nell'ascolto di un impianto da migliaia di euro. Ecco dunque il focus a mio parere più interessante tra quelli toccati da Lorenzo Zen: non ci può essere un buon ascolto senza un'esperienza e soprattutto senza un percorso di conoscenza del Sé. Che tipo sono io ? Cosa mi piace? Cosa mi infastidisce? In campo musicale ad esempio, sono più attratto dalle percussioni o dagli strumenti a fiato? Mi emoziona di più una voce o una melodia? Mi piacciono indifferentemente i suoni alti e quelli bassi o tendo ad ascoltare solo un certo tipo di componimenti musicali? 

Ecco.. tutto questo molti di noi non lo sanno più oppure non lo hanno mai saputo. Nella sclerosi del tempo che ci scorre attorno, questo spazio lo abbiamo accantonato mentre secondo Zen faremmo bene a ritrovarlo se vogliamo conoscerci in profondità e godere in modo proficuo dell'esperienza dell'ascolto... in tutte le direzioni. Un punto di vista decisamente "Zen"!


Grazie a Lorenzo per la purezza di questo messaggio. Invitiamo tutti ad andare a trovarlo a Schio nel suo negozio HI-FI Studio Zen e farsi portare per "l'orecchio" alla scoperta del suono.

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