Reportage: L'emozione di una lezione di Storia dell'Arte... insolita

Il 19 ottobre 2019 Stefano Reolon, artista, e Giuliana Calzavara, campione di letture animate, entrambi talenti di Vigodarzere, ci hanno regalato momenti di emozione pura. "Disegnando parole" è un format veramente inconsueto che mixa sapientemente gesto artistico, voce e testo per avvicinare il pubblico all'arte pittorica. Lo riviviamo insieme alla nostra inviata Maria Grazia Marabello Valerio. In calce i riferimenti bibliografici per chi volesse darsi alla lettura

Autore: M. G. Marabello Valerio


Racconto di un pomeriggio in Giostra con l'Arte

Stefano entra con la stessa aria spavalda di quand'era ragazzo, sorride contento e saluta tutti, conosce molti e s'intrattiene in affettuosi abbracci: in fondo, lui è di casa qui a Vigodarzere, è un talento del paese e tutti possono ammirare le sue opere in patronato o in chiesa oppure vederlo sfrecciare sulla sua bicicletta, con un saluto veloce e i capelli al vento...

Sembra un po' stupito da tanta affabilità e partecipazione, si schernisce e ringrazia sinceramente per l'attesa e l'ammirazione che suscita la sua performance: il live painting che tutti vogliono seguire!
E' incredibile come possa animarsi una palestra con le coloratissime copertine della Mostra del Libro, come possa palpitare e farsi sentire viva e vociante come in una partita sportiva: ora rimbalzano parole scherzose, risate galoppanti e richiami festosi.
Stefano chiede ai bambini di avvicinarsi, di mettersi a cerchio intorno a lui e, in un'atmosfera di vero cenacolo, Giuliana comincia la conversazione intorno al mirabile segno in divenire dell'artista.
Non sappiamo che cosa aspettarci: l'emozione vibra e la curiosità rimbalza sulla parete bianca...
Giuliana scherza e mostra com'è "brava" a disegnare un omino a bastoncino, poi comincia il suo racconto con letture d'autore, riflessioni, battute e poesie...
Stefano raccoglie una manciata di gessetti e li guarda raccolti nella mano, come un bimbo le sue biglie...

Atto creativo e riflessioni sul mondo interiore dell'artista

Bisognerebbe essere nella mente dell'artista e poter cogliere l'affollarsi d'immagini che gli premono e scalpitano fra le dita...
Sarebbe bello sapere se, prima di cominciare un disegno, egli viva tra una folla di figure che vogliono uscire o invece sperimenti un attimo di vuoto e di vertigine.
Chissà se deve girare una pagina bianca nella mente, fare silenzio interiore e lottare per zittire le immagini prepotenti, se deve attendere un’apparizione e chiamare le sue figure, invocarle, implorarle perché si configurino in una linea che quasi si disegni da sé, come in un tracciato cardiaco che parli della sua anima.  

Giuliana c’intrattiene con le sacre parole di Leonardo da Vinci di cui ricorre il cinquecentenario della morte e a cui, a buon titolo, La Giostra dei Talenti ha dedicato questo spazio e uno spettacolo teatrale.

Stefano comincia: la sua mano sotto i fari incrociati si moltiplica in più ombre, s’appoggia e si sposta.
E' partito! L’emozione primigenia, quasi una nascita, è superata!
La sua mano corre via, schizza con una sicurezza e una velocità impressionanti, prima leggera, poi più marcata … Stefano sale sulla sedia, scende e si allontana per controllare l’insieme, con la stessa urgenza michelangiolesca, che vedeva già tutto imprigionato nel blocco di marmo, un corpo che aveva solo bisogno d’essere liberato! E anche Stefano fissa la tela bianca e già lo vede uscire, ne siamo sicuri!

Arte in diretta: Un corpo prende forma

Emerge il viso, la testa scapigliata, lo sguardo un po’ inclinato, le spalle robuste, il corpo massiccio poggiato in una posa lunga, una torsione solo apparentemente rilassata, le ginocchia lunghe, forse troppo e Stefano aggiusta il segno, lo aggiusta per rispettare le proporzioni, come poi spiegherà a un bambino che gli chiederà del suo …”pentimento” e correzione.
Un altro bimbo dice che la figura nascente gli sembra un … mostro, forse vive tra una contaminazione da cartoon e una galoppata fantastica.
Il racconto di Giuliana intanto procede con il Minotauro e il labirinto, Dedalo e Icaro in volo verso il sole… mitologia dell'ardimento!

Intanto Stefano completa la sua figura con i tratteggi delle ombre, che la rendono possente, muscolosa come una statua, così grande e vicina da sembrare tridimensionale e quasi poterla toccare.
Sulle sue spalle, dietro tanta “sfacciata” corpulenza, Stefano sta tracciando le grandi ali di un “improbabile”  quanto mai “sfrontato” angelo.
L’opera è completata e il silenzio religioso che ha accompagnato il nascere della nuova creatura si scioglie ora nel racconto scherzoso di Giuliana, nelle domande del pubblico e nelle spiegazioni didattiche di Stefano, sollecitate dalla platea…

Il suo angelo è lì dietro e sembra osservarlo, un po’ corrucciato e severo, un po’ compiaciuto e fremente nella posa distesa in cui lo ha immortalato, possente e immobile! Destinato a restare lì per tutto il tempo della mostra, a ricordarci che fra noi, a Vigodarzere, palpita il talento straordinario, inquieto e a stento trattenuto di Stefano e della sua incredibile maestrìa. 

Le letture di Giuliana Calzavara sono state tratte da:

  • Trattato della Pittura di Leonardo
  • Riflessioni di Odile Redon
  • “ Il libraio” di Regis de Samoreira
  • “ Il ribelle con le ali” di Marcel Rojiaards
  • “ Ad alcuni piace la poesia” di Wislawa Szymborska




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